Normalmente qui non scriviamo post di contenuto politico, perché siamo un esercizio pubblico aperto a tutti, indipendentemente dalle vedute di ciascuno in materia. Ma qui non si tratta d politica italiana, ma di geopolitica nel senso più ampio. E siamo tutti coinvolti non solo come Italiani o Europei, ma come razza umana (vedi possibilità di olocausto nucleare).
Per giunta noi siamo un’azienda toccata dagli aumenti dei prezzi dell’energia e delle materie prime. Pertanto, non ci sembra fuori luogo commentare, per una volta, questa crisi non tanto militare, ma di totale irragionevolezza e di diplomazia non pervenuta sullo scenario europeo.
Iniziamo con la sintesi visiva della situazione che viviamo, mentre il dialogo che segue la argomenterà.

Informato: Ciao Simplicio! Come va?
Simplicio: Ma hai visto la televisione? I russi stanno bombardando tutta l’Ucraina. La vogliono conquistare, forse anche per per poi passare ad altri paesi europei.
Informato: Uhm…aspetta, un problema alla volta! Anzitutto, non guardo mai la televisione, ma mi informo su internet da varie fonti, una mainstream, le altre alternative. Ho anche letto molto sull’argomento, in tempi non sospetti.
Prima di tutto, come fai ad affermare che vogliano conquistare l’Ucraina? E come fai a sapere che vogliano addirittura andare perfino oltre?
Simplicio: Perché l’avrebbero invasa, secondo te?
Informato: Scusami, ma da quando segui la vicenda ?
Simplicio: Eh, dal 24 Febbraio, da quando hanno attaccato !
Informato: E prima ???
Simplicio: Dai, prima si parlava solo di Covid e di vaccini, chi ne sapeva nulla? Perché, tu?
Informato: Ho vissuto in Polonia dal 2014 al 2017, quando sono iniziate le rivolte di piazza in Ucraina, anche se l’origine della situazione è ancora precedente, di molti decenni! Comunque da allora ho avuto modo di approfondirla molto. C’erano tanti ucraini a Cracovia, sono stati uno stimolo potente a cercare la vera comprensione della faccenda.
Comunque, come fai a sapere che i russi vogliano conquistare l’Ucraina e non, piuttosto, costringerla a non entrare nella NATO, dopo che sono anni che glielo chiedono in tutte le salse, per non sentir minacciata la loro sicurezza nazionale?
Simplicio: Ma tu credi alla storia della NATO e della loro sicurezza?
Informato: Se volessi credere, farei il prete, anzi…l’eremita, dato che tento di dialogare con te solo perché mi fai delle domande; in genere alle persone non interessa capire davvero, quindi il mestiere del predicatore mi calzerebbe male. Comunque non devi credere nemmeno tu, basta guardare una mappa dell’Europa e osservare dove si trovano Mosca e San Pietroburgo rispetto al confine Ucraino e a quello Finlandese:

Se lo hai fatto, prova adesso ad immaginare come farebbe la Russia a difendere le sue città principali da missili lanciati da quelle postazioni. A me non sembra irragionevole che loro chiedano che i loro nemici dichiarati non debbano installarsi sui loro confini.
Simplicio: Magari si può parlare di questo, ma loro hanno invaso uno stato sovranooooo!!!
Informato: Concordo con te che l’Ucraina sia uno stato sovrano, naturalmente. D’altro canto, non conosco guerra, nella storia che ho studiato io almeno, in cui uno stato sovrano abbia dichiarato guerra ad uno stato non sovrano, da quando esistono gli stati nel senso moderno, ossia negli ultimi 500 anni di storia…poi anche l’Iraq era uno stato sovrano nel 2003, giusto per la cronaca, ma nessuno ha riempito gli USA di sanzioni quando lo hanno invaso né ha fatto loro la morale. Siamo ancora tutti in attesa che trovino le armi di distruzione di massa millantate, ma nessuno ha nel frattempo congelato beni di cittadini americani o della FED…poi si sa, in guerra e in amore tutto è concesso, ma senza ipocrisia è meglio in ambo i casi!
Simplicio: Ma dai, le sanzioni -per quanto tu possa fare il cavilloso e il giustizialista con le questioni di diritto- sono il solo modo di fermare la Russia senza combatterla direttamente.
Informato: Concordo nuovamente sul fatto che siano il solo modo di combatterla senza sparare un colpo, anche se stiamo inviando armi agli ucraini, il che è come dire che stiamo facendo una guerra per procura, lasciando il rischio di venire trucidati agli ucraini -nazisti e gente normale- e recitando la parte dei buoni. Questo non lo dico solo io, ma anche dei militari.
Simplicio: E cosa dovremmo fare? Anche i russi hanno le armi nucleari, se noi ci mettiamo in mezzo le potrebbero usare! E poi credi alla storia dei nazisti ucraini? Ma lo sai che la campagna elettorale di Zelensky è stata finanziata da un ebreooooo???
Informato: Una volta si praticava la diplomazia per tentare di evitare le guerre. Viste le performance di Macron e della Truss, non mi meraviglio che siamo arrivati dove siamo.
Per quanto riguarda i nazisti ucraini, ti ripeto l’invito a non credere a me, che non sono incline alle credenze. Ti suggerisco di cercare su Wikipedia “Battaglione Azov” e “Guerra del Donbass”, la regione contesa dal 2014 fra Russia e Ucraina. La natura umana è tale che una bandiera non basti a fare di una persona che oggi viene attaccata un santo certificato, né di chi attacca un macellaio “doc”…ma nemmeno viceversa!
Peraltro, se è vero che noi per nazismo intendiamo sempre quello tedesco degli anni 30 e 40 del ‘900, in generale il nazismo è un’ideologia che esalta la superiorità nazionale e della propria “razza” e proclama legittimo dell’uso della violenza per imporre tale superiorità. Nel caso dei tedeschi di Hitler, i nemici erano ebrei, slavi e zingari; per i nazisti Ucraini di oggi sono i russi, ma la matrice ideologica è la stessa.
Su questi argomenti si dovrebbero sentire persone come Massimo Mazzucco, che sta preparando un documentario sulla storia dell’Ucraina nel ‘900, che spiega bene questa situazione in cui ci troviamo; ho già visto la prima parte e fa molta chiarezza, documenti alla mano. Documenti…non slogan!
Simplicio: Sia come sia per i nazisti, guarderò il documentario, grazie. Senti, ma chi è ‘sta Truss, di nuovo? Ogni giorno ne esce uno…
Informato: Elizabeth Truss è il ministro degli esteri inglese. È andata a Mosca a parlare con Lavrov, ministro degli esteri Russo, due settimane prima dell’attacco russo. Lavrov ha definito la conversazione “un dialogo fra un muto e un sordo”. Il contenuto dell’intera conferenza stampa a seguito dell’incontro, che si trova su YouTube, è facile da riassumere: l’Europa e l’America hanno minacciato sanzioni e avvisato la Russia che gli ucraini “combatteranno” e che “se la Russia è seria in materia di diplomazia, deve rimuovere quelle truppe dal confine Ucraino”.
Come dire “O fai quello che diciamo noi o ne pagherai le conseguenze, delle tue preoccupazioni di sicurezza a me non importa.” A me non sembra diplomazia, ma poi ognuno ha le sue opinioni…dico solo che non ci dobbiamo meravigliare se con questo atteggiamento siamo arrivati fin qui.
Simplicio: E secondo te che cosa avrebbero dovuto fare?
Informato: Se l’Europa avesse una voce politica indipendente dalla NATO, ossia dagli Stati Uniti, avrebbe compreso le preoccupazioni della Russia e avrebbe offerto alla Russia di negoziare l’ingresso dell’Ucraina nell’UE, o almeno l’instaurazione di rapporti commerciali privilegiati in alcuni settori, in cambio della neutralità dell’Ucraina rispetto all’ingresso nella NATO, per rassicurare la Russia sulla sua sicurezza. Ma in Europa non ci siamo messi d’accordo nemmeno sulle questioni degli immigrati, figurati se senza un burattinaio di dietro saremmo apparsi così uniti nel contrastare diplomaticamente e poi sanzionare economicamente uno stato che ci fornisce tutto quello che ci vende la Russia, senza cui siamo in pessime acque!
Nessuna guerra sarebbe scoppiata avessimo ascoltato le loro preoccupazioni, per quel che ci è dato sapere. Perfino Brzezinski aveva predetto che queste preoccupazioni della Russia, quando la NATO avesse raggiunto l’Ucraina dell’Est, sarebbero state fondate e delle rassicurazioni si sarebbero rese necessarie.
Simplicio: E chi questo signor Brzezinski? Qualche teorico del complotto come te?
Informato: Zbigniew Brzezinski, veramente, è stato consigliere per la sicurezza nazionale di Jimmy Carter durante la sua presidenza, nonché un pensatore strategico americano di primo livello, dai cui libri si può imparare molto. Ha delineato lui le linee guida della strategia statunitense per la gestione dello spazio eurasiatico nel 1997, in un libro superbo: si chiama La Grande Scacchiera.
Le riflessioni di cui ti parlavo … le ho lette qui sopra, nel libro di un diplomatico e stratega americano di prim’ordine. Io non considero gli americani il male assoluto, checché possa sembrare a te. Ma i neo-conservatori che tengono le fila della politica a Washington da vent’anni…ci stanno spingendo tutti nel baratro.
Comunque La Grande Scacchiera un testo profetico. Peraltro è stato scritto nel 1997, prima dell’arrivo sulla scena di Putin, che non è mai menzionato nel libro, a differenza di tanti altri leader di punta dell’epoca. Quindi il problema, unendo i puntini, non è Putin, come dice la televisione.
Il problema è un rapporto fra Russia e Stati Uniti da ridefinire, che si trova nel limbo dalla caduta dell’URSS e che va ben oltre una singola persona.
Simplicio: Se neghi anche che Putin sia un criminale di guerra, quasi quasi mi viene da smettere di essere tuo amico.
Informato: La propaganda e la storia sono faccende differenti. Quest’animosità l’ho già sentita fra il 2014 ed il 2017, quando vivevo in Polonia. Lì ogni pretesto era buono per spostare la conversazione sul “problema Putin”. Ogni male del mondo dipendeva da Putin. Col tempo mi sono reso conto del perché.
Simplicio: Quale sarebbe il perché?
Informato: La Polonia, come anche i paesi baltici e tutti quelli dell’ex blocco sovietico, nutre un profondo risentimento nei confronti della Russia, perché la identifica ancora con l’URSS che li ha soggiogati politicamente per decenni dopo il 1945. Le memorie di quel periodo sono vive ancora nelle generazioni più giovani. E c’è tanto di vero, ovviamente, nel loro dolore per le perdite umane e per l’arretratezza a cui per tanto tempo sono stati costretti da quella situazione. Niente da negare. Ferite come quelle hanno bisogno di tempo per rimarginare.
Ma sarebbe meglio se rimarginassero lontane da una polveriera come il confine con la Russia, uno stato che la NATO non può permettersi di lasciare libero al suo destino. Purtroppo il vassallaggio dell’Europa alla NATO alimenta queste tensioni ideologiche. I baltici e la Polonia sono proprio a due passi e l’Ucraina è da anni designata ad essere il punto di innesco di una probabile crisi…
E poi, durante la guerra nel Donbass, che è scoppiata poco prima che mi trasferissi a Cracovia…se iniziamo a parlarne di tutte quelle che ho sentito dobbiamo parlare per una settimana. Ma ti garantisco che esistono documenti di massacri da parte ucraina delle popolazioni separatiste russe che fanno accapponare la pelle. Ma ti ripeto: ci saranno state violenze anche da parte russa; non si tratta di identificare parti buone e parti cattive, ma di vedere la prospettiva più ampia del problema.
Simplicio: Quindi Putin sarebbe perfino un buono, ragionando secondo il signor Brzezinski? E quale sarebbe la prospettiva più ampia?
Informato: Io i buoni li ho visti solo nelle favole. Nel mondo reale ho visto solo persone che perseguono i propri interessi. A livello di rapporti fra individui singoli, gli esseri umani possono anche essere altruisti, generosi, misericordiosi anche al punto di sacrificarsi per il bene degli altri. Ma non è una caratteristica scalabile alle società umane…per piccoli gruppi diventa rarissimo, per le nazioni non vale mai.
Il problema è che noi tendiamo a invertire il ragionamento, per semplificare i problemi: quando ci sono tensioni di livelli nazionali, ricondurle alla presunta “colpa” di singoli individui è più comodo.
Putin sta cercando, per come io la vedo, di preservare la possibilità di difendere militarmente la Russia dalla situazione in cui a NATO potrebbe puntarle un coltello alla gola in qualsiasi momento, se arrivasse in Finlandia o in Ucraina. Sta accettando di pagare un prezzo orribile, in termini di vite umane; ma noi europei siamo colpevoli di questo quanto lui, perché la Russia ci fa comodo commercialmente e l’avremmo dovuta ascoltare e comprendere, se fossimo stati liberi di pensare con la nostra testa.
Che poi possa anche darsi che Putin sia una persona spregevole è ovvio, ma io non posso saperlo per certo, perché non conosco la sua vita privata. Sicuramente, per essere arrivato dove è, si farà mediamente meno scrupoli di un santo a perseguire i suoi obiettivi, ma dimmi quale politico di primo livello non lo fa e se non esistono persone ugualmente spregevoli in mezzo alla strada, di cui non ci rendiamo conto perché non hanno il potere che serve a manifestare la loro natura.
Sia come sia, secondo Brzezinski il problema sarebbe esistito comunque, con o senza Putin. L’andamento della storia può senz’altro essere influenzato dalle scelte degli uomini, che possono anticipare o ritardare il destino dei popoli che guidano; ma le dinamiche geopolitiche no, appartengono al livello delle nazioni e dei loro interessi, che schiacciano le logiche della morale individuale, come mi pare ovvio…basta leggere la storia.
La Germania avrebbe potuto tentare la riscossa dopo la prima Guerra Mondiale con qualcuno meno antisemita al potere, forse, ma era impossibile che restasse buona e pacifica a lungo, con le condizioni del trattato di Versailles. E si possono fare esempi all’infinito.
La prospettiva più ampia è che il dominio degli USA sull’Eurasia, di riffa o di raffa, finirà…perché nulla dura per sempre, anche se siamo abituati a considerare l’America “la nazione indispensabile” (Clinton) da quando siamo nati. Prima di Washington, indispensabili sono state Roma, Bisanzio e Londra (solo per citarne alcune)…sono tutte tramontate. Anche se gli USA armano i nazisti ucraini e fomentano e finanziano i loro colpi di stato per spodestare presidenti eletti e filo-russi; anche se inviano armi all’Ucraina; anche se l’Ucraina vincesse questa guerra, una nazione oberata dal debito degli USA non può durare a lungo.
Simplicio: Tu stai delirando. Se la Russia perde, gli americani restano senza nemici !
Informato: Per la Russia non si tratta tanto di vincere o perdere in senso stretto la guerra in Ucraina, ma di costringere l’Ucraina e l’Europa a subire un tale danno militare ed economico da cedere sulla questione NATO; ottenuto quello, può ritirarsi. E comunque si è già mossa verso altri mercati per le esportazioni di gas, petrolio e grano: Iran, India, Cina…ci sono spazi economici sconfinati ad Est, che prendono sempre più piede.
Chi ci perde di più siamo noi. Mentre io e te quasi ci picchiamo, fra amici, per decidere chi è più cattivo fra Biden e Putin, la Cina osserva e gongola!
Simplicio: Ma come fai ad avere in testa tutta questa roba contemporaneamente? Ma non gestisci una semplice pasticceria, tu?
Informato: Io cerco solo di rendere informate le mie opinioni, senza dare di pazzi o dei criminali di guerra a della gente che fa cose che non capisco. In quel caso, piuttosto sto zitto.
Comunque forse la pasticceria la gestisco ancora per poco. Se la bolletta della luce continua a salire e la farina non si troverà più dopo la mietitura estiva e la macina, forse dovrò inventarmi altro…
Simplicio: Esageratooooo!!! Comunque io non riesco ad immaginare un mondo senza America al comando!
Informato: Prova ad iniziare immaginando una Torre dell’orso senza Dentoni…
Mirko Serino e Franz Panarese